qui juve

qui juve

sempre ital-juve: grosso debutta a torino, ma da azzurro



VINOVO (Torino), 6 settembre - Ci fosse stato Mourinho… Lippi a Vinovo che sperimenta un’Italia molto juventina, che manda a debuttare davanti al suo nuovo pubblico – con la maglia azzurra però – Fabio Grosso, che consente a Marchisio di fare il rodaggio in vista di Lazio-Juve… Roba da colica… Il problema (per Mou) è che questa è davvero un’Ital-Juve. In tutti i sensi: guardate ad esempio Quagliarella, ha lanciato segnali in Georgia, ma nella ricerca della seconda punta (Gilardino parte in pole come centravanti) da scheirare contro i bulgari un pestone del figlio di Ferrara, ragazzo degli allievi Juve ieri sparring partner, ha un po’ acuito la dolenzia al ginocchio fasciato appena dopo la gara di Tblisi. Niente di grave, affermano i medici azzurri, Quaglia c’è, ma Di Natale adesso è favorito. La difesa, quella sì che sarà di chiara origine bianconera: Buffon in porta, l’ex Zambrotta a destra, poi Cannavaro-Chiellini-Grosso a fare linea. Il 4-4-2 (ma ieri si discuteva anche di tridente) prevede Camoranesi a destra, il ritrovato (dopo squalifica) De Rossi e Pirlo in mezzo e Marchisio pronto per agire a sinistra. Al termine della seduta nel pomeriggio soleggiato di Vinovo, coi fotografi a immortalare Lippi nel fortino juventino, mentre i suoi giocano contro i ragazzi degli allievi, il ct replica alle dura critiche sul gioco stitico di Georgia-Italia. «Nei girono di qualificazione l’Italia gioca sempre male: io ricordo le critiche dopo la nostra partita contro la Moldavia prima del mondiale 2006: pensiamo a qualificarci che il gioco poi lo troveremo. Non sono deluso, mi prendo il buono che c’è: la difesa è ben bloccata e il blocco, in senso negativo, se lo sono tolto anche in avanti dopo il primo autogol a Tblisi… Dopo è andata meglio. Tenevamo molto alla vittoria e questo ci ha un po’ frenata».LIPPI: «TUTTE LE BIG SOFFRONO» - «Avevo visto Vinovo per la prima volta un anno fa. C’è tutto quello che serve ad una squadra di calcio, è un bel centro sportivo. Molte squadre fanno gironi di qualificazione vincendo tutte le gare, poi però escono agli ottavi. Noi soffriamo, soffre la Francia, soffre la Germania: ma poi siamo sempre le squadre che nelle grandi manifestazioni ti ritrovi che arrivano in fondo. E’ forse la prima volta che il Brasile fa un gran girone di qualificazione senza intoppi e senza dover inseguire. Comunque io preferisco soffrire ora e fare quello facciamo sempre nelle manifestazioni importanti. Io non volevo togliere subito i ragazzi dell’Under 21, Marchisio, Criscito, Bocchetti, e metterli al centro del mio progetto: dovevano fare le finale dell’Europeo. Magari siamo un po’ in ritardo perché li abbiamo inseriti nell’ultimo mese. Intanto qualifichiamoci, poi vediamo».