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Juve, altro colpo, preso Bonucci




MILANO, 25 giugno - La trattativa più complicata dell’estate si è conclusa in maniera quasi surreale e comunque esaltante per i tifosi bian coneri. Leonardo Bonucci diventa un giocatore della Juventus proprio mentre le telecamere lo inquadra no allibito, lo sguardo per so nel vuoto ( si trovava co munque in nutritissima compagnia) al fischio fina le di Italia- Slovacchia. Se qualcuno lo avesse avver tito in tempo reale di quanto stava avvenendo a migliaia di chilometri di distanza, probabilmente il giovane difensore sarebbe passato dal disappunto al l’esultanza in un batter d’occhio. Rischiando l’inco lumità fisica... Dunque l’I talia perde e in una dimen sione parallela si consuma la vittoria di Beppe Marot ta e delle ragionevolezza, perché a nessuna delle parti in causa ( vale anche Bari e Genoa) conveniva ricorrere alle buste. La strategia del dg bianconero si basava su questa consa pevolezza e si è rivelata in­dovinatissima.

IL PREZZO - Tecnicamente ieri ad acquistare Bonucci è stato il Bari, che dopo aver rifiutato un’ultima of­ferta del Genoa (Meggiorini e conguaglio) per la propria metà, ha ri baltato la situazione pro ponendo al Genoa 7,5 mi lioni per il 50 per cento del cartellino in mano ai ros soblù. A quel punto Enrico Preziosi e Stefano Capo zucca hanno deciso che la trattativa poteva ritenersi conclusa, accettando le condizioni messe sul tavo lo dal ds pugliese Guido Angelozzi (che ovviamen te si muoveva con le spalle coperte da Marotta). Da quel momento il disbrigo della complessa pratica ha subito un’accelerazione. Le tre società hanno deciso di trovarsi ad un unico tavolo per definire gli ultimi det tagli, infatti nell’imminen za del fischio d’inizio del match dell’Italia, Marotta e Paratici hanno lasciato l’Atahotel Quark per rag giungere i dirigenti di Ge noa e Bari. La strana triangolazione ha portato a questo risultato: la Juve ha acquistato la totalità del cartellino di Bonucci dal Bari in cambio di 14 milio ni. I pugliesi hanno rileva to (l’accordo era già stato raggiunto mercoledì sera) la metà di Almiron per 2,5 milioni. Il Genoa ha riscat to Domenico Criscito per 6 milioni. La comproprietà di Raffaele Palladino tra bianconeri e rossoblù è sta ta rinnovata, mentre Bari e Genoa si ritroveranno og gi per discutere di Meggio rini, rimasto fuori dalla trattativa finale. Focaliz zando l’attenzione sul neo bianconero, si può dire che Bonucci è stato valutato 14 milioni, ma il reale aggra vio per le casse bianconero sarà di 5,5 milioni, perché al tutto vanno sottratti i 6 incassati per la metà di Criscito e i 2,5 per quella di Almiron. Curiosamente si tratta della stessa cifra che la Juve otterrà dall’A­tletico Madrid per la ces sione a titolo definitivo di Tiago, altra operazione de finita (anche se mancano ancora le firme) nel corso di questo convulso giovedì. Quindi a fine giornata alla società di corso Galileo Ferraris i conti sono torna ti sia dal punto di vista tec nico (sono fuoriusciti due giocatori come Tiago e Cri­scito che da tempo non fa cevano più parte dei piani ed è entrato il partner ideale per Giorgio Chielli ni), sia economico. Tra l’al tro i 5,5 milioni destinati al Bari verranno diluiti in tre tranche di pagamento, con una minima incidenza sull’attuale bilancio. In buona sostanza Marotta ha catturato il difensore a lungo inseguito, senza pre giudicarsi la possibilità di proseguire nell’opera di ri costruzione. Perché, come il dg ci ha dichiarato mer coledì: «Prima della fine di agosto ci saranno parecchi altri arrivi».