Magari non tutti concorderanno, ma certo la sconfitta interna col Parma ha quasi tagliato fuori definitivamente la Juve dal discorso scudetto. La vittoria in extremis del Milan a Cagliari ha fatto scivolare i bianconeri a -8 dalla vetta, pur avendo vinto lo scontro diretto. E i problemi non si fermano qui per Gigi Delneri: il ginocchio che ha fatto crac di Quagliarella (per lui forse stagione finita), Iaquinta fuori un mese e la coppia Del Piero-Amauri ancora lontana dalla forma migliore, non aiutano le speranze anche de i più ottimisti.
L'intervento sul mercato di gennaio diventa fondamentale, anche se la soluzione-Toni, la più probabile al momento, rischia di non servire a tamponare tutte le difficoltà offensive della Vecchia Signora. La Juve può vantare ancora il miglior attacco del campionato, ma l'innesto di un bomber di razza, anche per variare il gioco offensivo, pare davvero fondamentale. Quella col Parma è stata comunque una partita a sé, in cui tutto è andato storto e non si sono potuti riscontrare i connotati della Juve battagliera e solida ammirata fino a Natale.
Un dato però pare allarmante e deve far riflettere: aldilà dei troppo pareggi, sette, sono le reti incassate all'Olimpico che destano perplessità: a Torino la difesa di Delneri ha subito ben 16 dei 21 gol totali. Uno sproposito, per una squadra che sembra più a proprio agio quando si esprime lontano dal piemonte. Due delle tre sconfitte stagionali sono arrivate proprio in casa, anche se l'ultima era datata 23 settembre, 1-3 col Palermo.
Andrea Agnelli, dopo la partita, ha ribadito che gli obiettivi della Juve non devono cambiare, ma la trasferta di Napoli ha tanto il sapore di ultima spiaggia per recitare un'annata da protagonisti: senza Quagliarella e senza Melo, però, il compito risulterà ancora più difficile. Il brasiliano, per il quale si prospetta una severa punizione da parte della società dopo la folle espulsione di ieri, è ripiombato inspiegabilmente in un gesto che non sembrava più appartenergli. La sua squalifica priverà la Juve di un filtro a centrocampo che Delneri ritiene indispensabile, anche se al San Paolo rientrerà perlomeno Bonucci al centro della difesa.